Preghiera
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Via Crucis per le strade di Gerusalemme – Meditazioni del Custode Francesco Patton
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    Benedizione all’inizio del pellegrinaggio

    All’arrivo in Terra Santa

    Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
    R. Amen

    SALUTO
    Dio, che salva e consola,  sia con tutti voi.
    R. E con il tuo spirito

    MONIZIONE INTRODUTTIVA
    L’Assistente spirituale o un’altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

    Carissimi, all’inizio del nostro pellegrinaggio richiamiamo alla mente con quale animo abbiamo maturato questo proposito. Il pellegrinaggio in Terra Santa è un cammino spirituale che vuole rafforzarci come discepoli del Signore Gesù. Ai fratelli e alle sorelle che incontreremo in quei luoghi dobbiamo portare in dono l’esempio della nostra fede, speranza e carità, perché tutti insieme, possiamo arricchirci nella mutua edificazione.

    LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
    Ascoltate la parola di Dio alla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

    Finché abitiamo nel corpo siamo in esilio lontani dal Signore, camminiamo nella fede e non ancora in visione. Siamo pieni di fiducia e preferiamo andare in esilio dal corpo ed abitare presso il Signore. Perciò ci sforziamo, sia dimorando nel corpo sia esulando da esso, di essere a lui graditi.
    Tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, ciascuno per ricevere la ricompensa delle opere compiute finché era nel corpo, sia in bene che in male.


    (In alternativa si possono leggere le seguente letture: Is 2, 2-5; Eb 10, 19-25; 1 Pt 2, 4-12; Lc 2, 41-51; Lc 24, 13-35)

    BREVE ESORTAZIONE
    L’Assistente spirituale o chi guida la Benedizione
    rivolge un breve saluto spirituale ai pellegrini.
    Segue un breve silenzio.

    PREGHIERE DEL PELLEGRINAGGIO
    Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe,
    Padre di Gesù e Padre nostro:
    ti lodiamo e ti benediciamo
    perché ci concedi di camminare
    sulle orme dei profeti e degli apostoli.

    Figlio di Dio e Signore Gesù Cristo,
    nostro Fratello e Redentore:
    sii guida e maestro in questo pellegrinaggio.
    Apri il nostro cuore
    nel percepire l’eco intramontabile del tuo vangelo.

    Spirito Santo, luce di sapienza e vigore di carità:
    vieni e trasformaci in veri discepoli,
    rinnova anche per noi il prodigio della Pentecoste.

    Abramo, nostro padre nella fede,
    T. prega per noi

    Mosè, guida del popolo verso la terra promessa,
    T. prega per noi

    Elia e tutti voi profeti che avete parlato nel nome del Signore,
    T. pregate per noi

    Pii e umili di cuore, che avete atteso con sicura speranza il compimento delle promesse,
    T. pregate per noi

    Santa Maria di Nazaret, pellegrina della fede e discepola del tuo Figlio,
    T. prega per noi, perché possiamo essere disponibili e docili alla parola di Dio

    San Giuseppe, sposo di Maria e padre di Gesù,
    T. prega per noi, affinché con la vita proclamiamo la nostra fede

    Santi apostoli ed evangelisti, che per primi avete udito il lieto annuncio del regno,
    T. pregate per noi

    Santa Maria Maddalena e voi tutte, prime discepole del Signore
    T. pregate per noi

    Santi Lazzaro, Maria e Marta, e voi tutti, veri amici del Signore
    T. pregate per noi

    Santo Stefano, primo martire
    e voi che avete fecondato con il vostro sangue
    l’annuncio del vangelo
    T. pregate per noi

    Santi monaci e anacoreti, che nel deserto di Giuda
    avete cercato Dio con tutto il cuore,
    T. pregate per noi

    Santi pellegrini, che prima di noi avete intrapreso
    la vita di Gerusalemme,
    T. pregate per noi

    PREGHIAMO
    Tutti pregano per qualche momento in silenzio. Segue la preghiera del Signore:
    Padre nostro

    PREGHIERA DI BENEDIZIONE
    L’Assistente spirituale o chi guida la celebrazione:

    Dio onnipotente e misericordioso, 
    tu provvedi a chi ti ama 
    e sempre e dovunque 
    sei vicino a chi ti cerca con cuore sincero; 
    assisti i tuoi figli nel pellegrinaggio 
    e guida i loro passi nella tua volontà, 
    perché, protetti dalla tua ombra nel giorno 
    e illuminati dalla tua luce nella notte 
    possano giungere alla mèta desiderata.
    Per Cristo nostro Signore.
    T. Amen


    PREGHIERA CONCLUSIVA
    Ti rendiamo grazie per averci guidato a questa che la tua parola e la tua presenza operosa hanno reso santa e venerabile. Aiutaci a camminare sulle sue strade con lo spirito dei pellegrini: donaci occhi per vedere e cuore per comprendere il volto di Dio, sulle orme del tuo Figlio Gesù che vive e regna con te e con lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.
    T. Amen


    CONCLUSIONE
    Dio nostra salvezza ci guidi nella prosperità e nella pace.
    T. Amen
    Il Signore ci assista e ci accompagni nel cammino.
    T. Amen
    Con l’aiuto del Signore vgiunga felicemente a termine questo pellegrinaggio che iniziamo nel suo nome.
    T. Amen

    Si può concludere con un canto adatto.



    Benedizione al termine del pellegrinaggio


    Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
    R. Amen.

    Il Dio di ogni speranza e consolazione 
    vi riempia di pace e gioia nello Spirito Santo.

    R. Amen.

    MONIZIONE INTRODUTTIVA
    Il ministro, o un’altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste parole o altre simili:

    Rendiamo gloria a Dio che ci dona un particolare tempo di grazia. Dopo aver visitato questi luoghi benedetti, siamo impegnati a rinnovare tutta la nostra vita.
    I santuari sono segno di una casa non costruita da mano d’uomo, cioè il corpo di Cristo di cui siamo pietre vive e scelte, edificate su di lui, pietra angolare.
    Tornando alle nostre case dobbiamo vivere in conformità alla nostra vocazione, in virtù della quale siamo stirpe eletta, regale sacerdozio, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato. A noi egli affida la missione di annunziare la potenza di Cristo, che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua splendida luce.


    LETTURA DELLA PAROLA DI DIO

    1 Cr 29,9-18 
    Noi siamo stranieri e pellegrini davanti a Dio.
    Ascoltate la parola di Dio dal primo libro delle Cronache

    Il popolo gioì per la generosità dei capi e dei dirigenti, perché le offerte erano fatte al Signore con cuore sincero; anche il re Davide gioì vivamente.
    Davide benedisse il Signore davanti a tutta l’assemblea. Davide disse:
    Sii benedetto, Signore 
    Dio di Israele, nostro padre, 
    ora e sempre. 
    Tua, Signore, è la grandezza, la potenza, 
    la gloria, la maestà e lo splendore, 
    perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo. 
    Tuo è il regno, Signore; 
    tu ti innalzi sovrano su ogni cosa. 
    Da te provengono ricchezza e gloria; 
    tu domini tutto; 
    nella tua mano c’è forza e potenza; 
    dalla tua mano ogni grandezza e potere.
    Per questo, nostro Dio, ti ringraziamo 
    lodiamo il tuo nome glorioso.
    E chi sono io e chi è il mio popolo, per essere in grado di offrirti tutto questo spontaneamente? Ora tutto proviene da te; noi, dopo averlo ricevuto dalla tua mano, te l’abbiamo ridato. Noi siamo stranieri davanti a te e pellegrini come tutti i nostri padri. Come un’ombra sono i nostri giorni sulla terra e non c’è speranza. Signore nostro Dio, quanto noi abbiamo preparato per costruire una casa al tuo santo nome proviene da te, è tutto tuo. So, mio Dio, che tu provi i cuori e ti compiaci della
    rettitudine. Io, con cuore retto, ho offerto spontaneamente tutte queste cose. Ora io vedo il tuo popolo qui presente portarti offerte con gioia.
    Signore, Dio di Abramo, di Isacco e di Israele, nostri padri, custodisci questo sentimento per sempre nell’intimo del cuore del tuo popolo. Dirigi i loro cuori verso di te.

    BREVE ESORTAZIONE
    Secondo l’opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura biblica, perché percepiscano significato della celebrazione.

    Breve silenzio.

    PREGHIERA DEI FEDELI
    Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte. possono scegliere alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o necessità del momento.

    Dio Padre, Signore del cielo e della terra, ha voluto che nell’umanità di Cristo abitasse la pienezza della divinità. 
    A lui rivolgiamo la nostra preghiera.

    R. Guarda dal tuo santuario e benedici il tuo popolo, Signore.

    Padre santo, tu hai prefigurato nel cammino dell’esodo 
    la via della salvezza per il tuo popolo, 
    fa’ che rientrando nella vita quotidiana, 
    aderiamo a te con cuore aperto e animo generoso.
    R.

    Tu hai costituito la Chiesa come tuo santuario, 
    perché irradi nel mondo la luce vera, 
    fa’ che le moltitudini affluiscano a lei da ogni parte della terra
    per camminare nelle tue vie.
    R.

    Tu ci ricordi che non è qui la nostra città permanente, 
    fa’ che tendiamo costantemente alla patria futura.
    R.

    Tu ci aiuti a discernere in ogni fase del cammino i segni della tua presenza,  
    fa’ che sentiamo accanto a noi il tuo Figlio lungo la via e lo riconosciamo alla mensa nello spezzare il pane.
    R.

    Segue la preghiera del Signore.
    Padre nostro.

    PREGHIERA DI BENEDIZIONE
    Il ministro, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:

    Benedetto sei tu, Dio, 
    Padre del Signore nostro Gesù Cristo, 
    che hai scelto fra tutte le nazioni 
    un popolo a te consacrato e dedito alle opere buone, 
    tu hai toccato il cuore dei tuoi fedeli, 
    perché aderiscano a te con nuovo impegno e fervore: 
    effondi su di loro 
    l’abbondanza delle tue benedizioni, 
    perché rientrando alle proprie case 
    proclamino con gioia, in parole e opere, 
    le tue meraviglie.
    Per Cristo nostro Signore.

    R. Amen.


    CONCLUSIONE
    Il ministro stendendo le mani sui pellegrini dice:

    Il Signore del cielo e della terra, 
    che vi ha accompagnato in questo pellegrinaggio, 
    vi custodisca sempre con la sua protezione.
    R. Amen.

    Dio, Padre di misericordia, 
    che in Cristo Gesù ha riunito i figli dispersi, 
    vi conceda di essere in lui 
    un cuore solo e un’anima sola.

    R. Amen.

    Dio, che nel suo provvidenziale disegno 
    attua in voi il volere e l’operare, 
    vi benedica e vi confermi con il suo Santo Spirito.

    R. Amen.

    Memoria del Battesimo a Qasr El Yahud

    INTRODUZIONE
    In questa celebrazione qui alle rive del fiume Giordano, vogliamo fare memoria del nostro Battesimo e gioire per il grande dono che ci è stato donato. Preghiamo Dio Padre perché siamo testimoni credibili del suo Figlio Gesù Risorto in mezzo a noi. 

    CP Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
    T Amen.

    CP Il Dio della speranza, che ci riempi di ogni gioia e pace nella fede, per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi.
    T E con il tuo spirito.

    CP Innalziamo la nostra lode e la nostra preghiera a Dio, Uno e Trino, fonte di comunione e di pace: Lode a te, Padre, sorgente della vita.
    T Perché ci hai creati a tua immagine.

    CP Lode a te, Figlio, Gesù Cristo, vita vera.
    T Perché ci fai risorgere con te.

    CP Lode a te, Spirito Santo, Spirito di vita.
    T Perché ci fai vivere in Dio.

    Dal Vangelo secondo Matteo (3,13-17)
    13Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui. 14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?». 15Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare. 16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

    Breve commento 

    PREGHIERA DI LODE
    Lett. 1 Ti ringraziamo, Dio onnipotente e misericordioso: salga a te la nostra lode perché in Gesù, tuo Figlio ci hai amati prima della creazione del mondo e nel suo Santo Spirito tu vuoi che viviamo, partecipi della vita senza fine. Per questo cantiamo:

    T Laudate omnes gentes, laudate Dominum (o un altro canto adatto)

    Lett. 2 Ti ringraziamo, Signore Gesù, nostro redentore, per il mistero della salvezza che proclamiamo e celebriamo; sei per noi dono di grazia, lievito di umanità nuova, seme di eternità. Per questo cantiamo:

    Laudate omnes gentes, laudate Dominum 

    Lett. 3  Ti ringraziamo, Spirito Santo, datore di vita, perché illumini la Chiesa che attende e invoca continuamente la venuta dello Sposo; tu rinnovi tutte le cose, sei sorgente della vita senza fine. Per questo cantiamo:

    T Laudate omnes gentes, laudate Dominum

    MEMORIA DEL BATTESIMO

    CP Fratelli e sorelle carissimi, per mezzo del battesimo siamo divenuti partecipi del mistero pasquale di Cristo, siamo stati sepolti insieme con lui nella morte, per risorgere con lui a vita nuova. Ora alla riva di questo fiume nel quale anche il Signore Gesù un giorno fu battezzato da Giovanni, rinnoviamo le promesse del nostro battesimo, con le quali un giorno abbiamo rinunciato a satana e alle sue opere e ci siamo impegnati a servire fedelmente Dio nella santa Chiesa cattolica.

    FORMULA A

    CP: Rinunciate al peccato, per vivere nella libertà dei figli di Dio?
    T: Rinuncio
    CP: Rinunciate alle seduzione del male, per non lasciarvi dominare dal peccato?
    T. Rinuncio
    CP: Rinunziate a satana, origine e causa di ogni peccato?
    Rinuncio

    CP: Credete in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra?
    T. Credo
    CP: Credete in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, che nacque da Maria Vergine, morì e fu sepolto, è risuscitato dai morti e siede alla destra del Padre?
    T. Credo
    CP: Credete nello Spirito Santo, la Santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne e la vita eterna?
    T. Credo
    CP: Dio onnipotente, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che ci hai liberati dal peccato e ci ha fatto rinascere dall’acqua e dallo Spirito Santo, ci custodisca con la sua grazia in Cristo Gesù nostro Signore, per la vita eterna.
    Amen.

    FORMULA B

    T Vieni, Spirito di Cristo, dono del Padre, guidaci e accompagnaci nel cammino verso la vita che non ha fine.

    (a cori alterni)

        • (coro 1) Noi crediamo che lo Spirito è l’amore che unisce il Padre e il Figlio, amore eterno e stabile, amore di dolcezza e forza.
        • (coro 2) Crediamo che lo Spirito è Creatore e che agisce nella storia umana perché sia per tutti storia di salvezza.
        • (coro 1) Crediamo che nella pienezza dei tempi, per opera dello Spirito Santo, il Figlio del Padre, Parola eterna di Dio, si è fatto uomo nel grembo della Vergine Maria ed è diventato nostro fratello.
        • (coro 2) Crediamo che lo Spirito Santo ha consacrato Gesù di Nazareth come Messia e lo ha guidato nella sua vita e missione.
        • (coro 1) Crediamo che Gesù risorto è apparso ai suoi discepoli e li ha inviati fino agli estremi confini della terra.
        • (coro 2) Crediamo che lo Spirito anima la Chiesa, è presente e opera in tutti i battezzati e rende ciascuno capace di vivere la propria vocazione, nell’unica chiamata alla santità.
        • (coro 1) Crediamo che lo Spirito vive in noi, perché la nostra vita sia spesa a lode di Dio e sempre ci aiuta ad accogliere e realizzare il progetto del suo Regno di amore, pace e giustizia.

    T Vieni, Spirito di Cristo, dono del Padre, guidaci e accompagnaci nel cammino verso la vita che non ha fine.

     

    LA PREGHIERA DI GESÙ
    CP Con gioia a lui ci rivolgiamo con la preghiera che Gesù ci ha insegnato: Padre nostro

    BENEDIZIONE
    Dio, che nella risurrezione del Cristo ha operato la nostra salvezza e ci ha fatto suoi figli, vi dia la gioia della sua benedizione.
    T Amen.

    CP Il Redentore, che ci ha dato il dono della vera libertà, vi renda partecipi dell’eredità eterna.
    T Amen.

    CP Lo Spirito che avete ricevuto nel Battesimo vi faccia crescere in santità di vita e vi conduca alla pienezza della santità eterna.
    T Amen.

    CP E la benedizione di Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo, discenda su di voi e con voi rimanga sempre.
    T Amen.

    CP Testimoniate al mondo con la vita la vostra dignità di figli e figlie di Dio. Andate in pace.
    T Rendiamo grazie a Dio.

    Rinnovo promesse sacerdotali presso il Cenacolo

    La liturgia della Chiesa non prevede una cerimonia specifica al di fuori della Santa Messa. Offriamo un adattamento dei testi proposti dalla Messa Crismale (cfr. Messale Romano, 2ª edizione, 1983, pagg. 128-129), che si può utilizzare per rinnovare le promesse sacerdotali presso il Cenacolo, in modo particolare quando i sacerdoti partecipano al pellegrinaggio con il loro Ordinario.
     
    Vescovo. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
    R. Amen.
    Vescovo. Il Signore sia con voi.
    R. E con il tuo spirito.
     
    Dal Vangelo secondo Matteo (10, 1-5a)
    Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì. Questi sono i Dodici che Gesù inviò.
    Parola del Signore.
    R. Lode a te, o Cristo.
     
    Il vescovo si rivolge ai presbiteri con queste o simili parole:
    Vescovo: Carissimi presbiteri, in questo luogo dove Cristo Signore comunicò agli Apostoli e a noi il suo sacerdozio, volete rinnovare le promesse, che al momento dell’ordinazione avete fatto davanti al vostro vescovo e al popolo santo di Dio?
    Tutti i presbiteri rispondo all’unisono: Sì, lo voglio.

    Vescovo: Volete unirvi intimamente al Signore Gesù, modello del nostro sacerdozio, rinunziando a voi stessi e confermando i sacri impegni che, spinti dall’amore di Cristo, avete assunto liberamente verso la sua Chiesa?
    Presbiteri: Sì, lo voglio.

    Vescovo: Volete essere fedeli dispensatori dei misteri di Dio per mezzo della santa Eucaristia e delle altre azioni liturgiche, e adempiere il ministero della parola di salvezza sull’esempio del Cristo, capo e pastore, lasciandovi guidare non da interessi umani, ma dall’amore per i vostri fratelli?
    Presbiteri: Sì, lo voglio.
     
    Quindi, rivolgendosi al popolo, il vescovo continua:
    E ora, figli carissimi, pregate per i vostri sacerdoti: che il Signore effonda su di loro l’abbondanza dei suoi doni, perché siano fedeli ministri di Cristo, sommo sacerdote, e vi conducano a lui, unica fonte di salvezza.
    Assemblea: Ascoltaci, Signore.

    Vescovo:
    E pregate anche per me, perché sia fedele al servizio apostolico, affidato alla mia umile persona, e tra voi diventi ogni giorno di più immagine viva e autentica del Cristo sacerdote, buon pastore, maestro e servo di tutti.
    Assemblea: Ascoltaci, Signore.
     
    Il vescovo conclude: Il Signore ci custodisca nel suo amore e conduca tutti noi, pastori e gregge, alla vita eterna.
    R. Amen.

    “E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre, Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi.
    R. Amen.

    Rinnovo promesse matrimoniali a Cana di Galilea o a Sant’Anna a Gerusalemme

    La liturgia della Chiesa prevede diversi formulari per rinnovare le promesse matrimoniali all’interno e al di fuori della Santa Messa. Offriamo un adattamento dei testi proposti (cfr. Benedizionale, 1992, pagg. 225-233; Rito del Matrimonio, versione italiana dell’editio typica altera dell’Ordo celebrandi Matrimonium, 2004, pagg. 42-56), che si può utilizzare per rinnovare le promesse matrimoniali a Cana di Galilea o anche presso la chiesa di Sant’Anna a Gerusalemme.
     
    V. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
    R. Amen.
    V. Il Signore sia con voi.
    R. E con il tuo spirito.
     
    Dal Vangelo secondo Marco (10, 6-9)
    In quel tempo Gesù disse: «Ma dall’inizio della creazione li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
    Parola del Signore.
    R. Lode a te, o Cristo.
     
    Il sacerdote: Ricorrendo il giorno in cui, mediante il sacramento del matrimonio, congiungeste le vostre vite in un vincolo indissolubile, siete venuti nella casa del Signore per rinnovare gli impegni solennemente sanciti davanti all’altare. Perché la divina grazia vi confermi nel santo proposito, rivolgete a Dio il vostro ringraziamento e la vostra supplica.

    I coniugi rinnovano in silenzio il loro proposito.

    Se poi, secondo l’opportunità, i coniugi desiderano rinnovare pubblicamente il loro proposito, lo possono fare nel modo seguente:
    Gli sposi: Benedetto sei tu, o Padre: per tua benevolenza ho preso N. come mia moglie.
    Le spose: Benedetto sei tu, o Padre: per tua benevolenza ho preso N. come mio marito.
    Tutti e due: Benedetto sei tu, o Padre, perché ci hai benignamente assistiti nelle vicende liete e tristi della vita; aiutaci con la tua grazia a rimanere sempre fedeli nel reciproco amore, per essere buoni testimoni del patto di alleanza in Cristo Signore.

    Quindi i coniugi si possono prendere per mano, mentre il sacerdote dice:
    Dio vi custodisca in tutti i giorni della vostra vita: sia vostro aiuto nella prosperità, conforto nel dolore e colmi la vostra casa della sue benedizioni. Per Cristo nostro Signore.
    R. Amen.
     
    Segue la preghiera del Signore.
    Il sacerdote: Obbedienti alla parola del Salvatore e formati al suo divino insegnamento, osiamo dire:
    Padre nostro, che sei nei cieli,
    sia santificato il tuo nome,
    venga il tuo regno,
    sia fatta la tua volontà,
    come in cielo così in terra.
    Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
    e rimetti a noi i nostri debiti
    come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
    e non ci indurre in tentazione,
    ma liberaci dal male.
     
    Il sacerdote, con le braccia allargate, pronuncia la preghiera di benedizione:
    O Dio, che hai innalzato a dignità così grande l’indissolubile patto coniugale, da renderlo segno sacramentale delle nozze del Cristo tuo Figlio con la Chiesa, guarda questi sposi uniti nel vincolo santo, che implorano il tuo aiuto per la materna intercessione della Vergine Maria; fa’ che attraverso le vicende della vita si sostengano con la forza dell’amore e si impegnino a custodire l’unità dello spirito nel vincolo della pace; godano, Signore, della tua amicizia nella fatica, del tuo conforto nella necessità, e riconoscano in te la fonte e la pienezza della vera gioia. Per Cristo nostro Signore.
    R. Amen.

    II Sacerdote conclude dicendo:
    E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi e su tutti i presenti e con voi rimanga sempre.
    R. Amen.

    Santo Rosario
    meditando i Misteri della luce nella salita al Tabor

    1. Gesù viene battezzato da Giovanni al Giordano

    Gesù dalla Galilea andò al Giordano da Giovanni per farsi battezzare da lui. … Appena battezzato, …si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui. (Mt 3, 13. 16)

    Nel fiume entrano quanti ascoltano Giovanni, confessano i peccati, iniziano ad attendere colui che verrà a battezzare in Spirito Santo e fuoco! Gesù è fra di loro. Egli non è peccatore, ma ama i peccatori, viene per loro, e perciò si mette insieme con loro. L’acqua non lava peccati dal suo corpo, egli invece si lascia caricare di quelli depositati in essa da tutti gli altri. Un atto d’amore così grande e perfetto piace a Dio. Un amore così umile e disinteressato dove lo si può trovare, se non solamente nel cuore del Padre? Proprio lui, il Padre, lo afferma: l’amore di Gesù è quello che viene dall’alto, è Spirito di Dio! Ognuno ora lo può vedere! L’amore che ama fino ad assumersi le conseguenze del peccato degli altri è amore vero, nuovo, divino. L’amore di Dio è tutto in Gesù, che ora manifesta il vero volto della Divinità. Quest’uomo, che ama gli uomini facendo proprio il desiderio e il disegno di salvezza di Dio, quest’uomo è Figlio, e di lui il Padre gode!

    Condividiamo la gioia e la compiacenza del Padre per te, Signore Gesù! Concedi che noi, peccatori, portiamo le nostre piccole croci per sollevare con te il peso del peccato del mondo, o Agnello di Dio! Maria, concepita senza peccato, intercedi perché siamo uniti al tuo Figlio nell’amore che invece di lamentarsi, sopporta con amore il peso dei fratelli!

    2. Gesù si rivela alle nozze di Cana

    Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli. … La madre dice ai servi: “Fate quello che vi dirà”. (Gv 2, 2. 5)

    Una festa di nozze è l’occasione preziosa in cui Gesù può rivelare se stesso e manifestare la propria missione! Ed è la Madre che avvia e accompagna l’avvenimento. Maria è attenta alle piccole cose, come sanno fare le donne premurose. Ella s’accorge che manca il vino. Lo confida al Figlio, che è attento a cose più grandi, di cui le piccole però sono un segno. Da molto tempo egli si era accorto che il popolo di Dio mancava della gioia, la gioia tipica di chi ama, di chi celebra le nozze! Dio, lo Sposo del suo popolo, attendeva invano l’amore dei fedeli. Questi erano osservanti di regole e di leggi, terrorizzati dalle conseguenze di eventuali inadempienze. Vivendo in tal modo, la gioia s’allontanava sempre più dal rapporto dei fedeli col loro Dio. La religione diventava opprimente. Come ridonare l’amore ai cuori? Come far sgorgare la gioia nel popolo di Dio? “Fate quello che vi dirà!”, comanda Maria ai servi. Sì, Gesù è la via che porta alla vita vera, alla gioia! Egli comanda di bere l’acqua della legge, di mettere l’obbedienza a Dio dentro, nel cuore! Ed ecco il prodigio: vivere l’obbedienza a Dio non come coercizione, ma come propria decisione, dà gioia, risana il cuore! L’acqua è diventata vino buono! L’obbedienza a Dio vissuta come amore è fonte di gioia nuova e piena! Gesù si rivela così lo Sposo che introduce il popolo, sposa, all’amore vero!

    Grazie, Maria ss.ma, tu sai che Gesù è la strada, la soluzione per i problemi seri della vita! Ricordaci ancora di fare quello che Egli ci dice e ci dirà!

    3. Gesù annuncia il Regno di Dio e invita alla conversione 

    Gesù … diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”. (Mc 1, 15)

    Gesù annuncia che il Regno è vicino, a portata di mano. Invita perciò a conversione, a non vivere più in attesa di gioie lontane, ma a godere di una Presenza che tutti possono riconoscere: lui è il Figlio, quindi il re inviato da Dio, re cui obbedire, re da amare e da seguire! Egli non regna come i re conosciuti! Egli inaugura un modo nuovo di essere re! Egli è un re che serve e dà la vita, un re che sta davanti, come un pastore, un re che ama e serve i suoi come il pastore serve le pecore interessandosi di ciascuna con tenerezza. Il suo Regno è davvero bello e desiderabile. Tutto ciò che ci circonda ne manifesta le caratteristiche. Il chicco di senape, il mercante di perle, l’uomo che lavora la terra e scopre un tesoro, il lievito nascosto nella farina, il padrone che si fida dei suoi servi, il seminatore di grano, i pescatori che preparano i pesci per la vendita, il re pietoso con il debitore inadempiente, tutto questo parla del Regno già presente! È il Regno che il Padre ha dato a lui, a Gesù, e che egli condivide con i discepoli fedeli e perseveranti. È il Regno in cui egli, sul Calvario, accoglie uno dei ladroni, Regno già iniziato e che si compirà alla fine, quando lo consegnerà al Padre perché Dio sia tutto in tutti! Noi entriamo in questo Regno osservando i comandamenti e seguendo Gesù in una povertà semplice e volontaria (Mc 10, 19. 21). Contribuiamo alla pace e fraternità che gli uomini sognano e non sanno dove trovare. Li guideremo a Gesù, re del Regno! 

    Maria Ss.ma, facendo sempre la volontà del Padre e amando Gesù di amore esclusivo, ci mostri la bellezza e la sapienza del Regno del tuo Figlio!

    4. Gesù in preghiera è trasfigurato sul monte 

    Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li portò sopra un monte alto, in un luogo appartato, loro soli. Si trasfigurò davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime. (Mc 9. 2-3)

    Lontano dalle folle Gesù cerca il silenzio, quel silenzio che si possa riempire di preghiera. Nella preghiera chi è maggiormente impegnato non è l’uomo, ma Dio stesso. Gesù prega, e, pregando, trascina nel colloquio d’amore i tre discepoli ancora inesperti.  Gesù prega, e il Padre opera: trasfigura il volto del Figlio, rende le sue vesti splendore luminoso e permette ai suoi amici, Mosè ed Elia, di essere presenti e partecipi d’un dialogo nuovo e sorprendente. Essi sono le guide spirituali del popolo: ora parlano con Gesù di persecuzione e di morte. Essi stessi avevano affrontato, con la fedeltà al Dio dell’alleanza, il rifiuto del popolo e dei grandi. I tre discepoli, stupiti, non comprendono: vorrebbero perpetuare il benessere di questo momento. Invece gli eventi di cui Gesù parla devono compiersi. La gioia stabile ci sarà in seguito, dopo la passione e la morte! La voce dal cielo assicura ancora che Gesù è la Parola del Padre: “Ascoltatelo”! Chi ascolta il Figlio ascolta il Padre! Rimane solo lui, e lui scende dal monte in silenzio. Mosè ed Elia hanno terminato il loro compito. Ora è Gesù l’unica guida del popolo, è lui la voce di Dio, lui che è gioia di Dio e gioia degli uomini. Egli morirà e risorgerà! La sua morte è necessaria all’umanità: ad essa ci si prepara con la preghiera. Pregando offriamo il nostro corpo, come s’è offerto Gesù: il Padre ci renderà luminosi, perché la sua luce si rifletta sul mondo che cammina a tentoni nelle tenebre, per indicargli la via che conduce a lui. Maria Ss.ma, ci hai insegnato la vera preghiera quando hai detto: “Eccomi, sono la serva del Signore: avvenga di me secondo la tua parola!”. Sii ancora maestra di preghiera per noi!

    5. Gesù istituisce l”Eucaristia

    Poi, preso un pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: “Questo è il mio corpo che è dato per voi; fate questo in memoria di me”. (Lc 22, 19-20)

    Gesù si è seduto a tavola con i discepoli. Questa volta non ci sono farisei né altri che attirino l’attenzione o che possano disturbare l’intimità. Gesù è tutto per loro. L’ambiente esterno è chiaramente nemico a lui e, di conseguenza, anche ad essi. In questo momento raccolto e solenne Gesù dona loro le sue confidenze, rivolge raccomandazioni, riassume insegnamenti, e compie qualche gesto di notevole rilevanza, come l’alzarsi per passare nelle proprie mani i loro piedi sporchi La partenza di Giuda non impedisce di continuare il pasto dialogando e pregando. I momenti più solenni sono all’inizio e alla fine. All’inizio egli, con le stesse mani con cui aveva lavato i loro piedi, spezza il pane e lo porge loro pronunciando le parole più misteriose e più sacre che siano mai state dette: “Questo è il mio corpo”! Alla fine la coppa del vino offre il dono del suo sangue che sarà versato per il perdono dei peccati. Corpo e sangue disgiunti, come avviene all’agnello pasquale! È Pasqua infatti. Ecco qui il vero agnello, quello cui alludeva Mosè. I discepoli si nutrono della sua carne, come egli aveva detto, e bevono il suo sangue per avere la vita! Gesù lascia ai suoi il dono più grande, dono che spiega la sua morte e rende attuale la sua risurrezione. Noi mangiamo e beviamo ancora quel Corpo e quel Sangue, e, misteriosamente, ma realmente, diventiamo vere membra sue. Il suo Corpo e Sangue divisi, separati dai chiodi e dalla lancia, si riuniscono in noi, nel nostro corpo! Sarebbe sacrilegio pensare una simile cosa, se lui stesso non ci avesse dato l’ordine: “Fate questo in memoria di me”! Dobbiamo obbedire!

    Maria, aiutaci ad accogliere Corpo e Sangue del tuo Figlio, ad accoglierlo degnamente, perché la nostra vita non sia falsa testimonianza del suo sacrificio.

    Angelus

    L’Angelo del Signore portò l’annunzio a Maria.
    Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo.
    Ave Maria…

    Eccomi, sono la serva del Signore.
    Si compia in me la tua parola.
    Ave Maria…

    E il Verbo si fece carne.
    E venne ad abitare in mezzo a noi.
    Ave Maria…

    Prega per noi, santa Madre di Dio.
    Perché siamo resi degni delle promesse di Cristo.

    Preghiamo.
    Infondi nel nostro spirito la Tua grazia, o Padre; Tu, che nell’annunzio dell’angelo ci hai rivelato l’incarnazione del Tuo Figlio, per la Sua passione e la Sua croce guidaci alla gloria della risurrezione. Per Cristo nostro Signore.

    Croce Amen.

    Gloria al Padre… (3 volte)
    L’Eterno riposo…

    Benedizione apostolica o papale

    Il Signore sia con voi.
    E con il tuo spirito.

    Sia benedetto il nome del Signore.
    Ora e sempre.

    Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
    Egli ha fatto cielo e terra.

    Vi benedica Dio onnipotente,
    Padre, e Figlio, e Spirito Santo.

    Amen.

    Angelus Domini

    Angelus Dómini nuntiávit Mariæ.
    Et concépit de Spíritu Sancto.
    Ave Maria…

    Ecce ancílla Dómini.
    Fiat mihi secúndum verbum tuum.
    Ave Maria…

    Et Verbum caro factum est.
    Et habitávit in nobis.
    Ave Maria…

    Ora pro nobis, sancta Dei génetrix.
    Ut digni efficiámur promissiónibus Christi.

    Orémus.
    Grátiam tuam, quǽsumus, Dómine, méntibus nostris infunde; ut qui, Ángelo nuntiánte, Christi Fílii tui incarnatiónem cognóvimus, per passiónem eius et crucem, ad resurrectiónis glóriam perducámur. Per eúndem Christum Dóminum nostrum.

    Croce Amen.

    Gloria Patri… (ter)
    Requiem aeternam…

    Benedictio Apostolica seu Papalis

    Dominus vobiscum.
    Et cum spiritu tuo.

    Sit nomen Domini benedictum.
    Ex hoc nunc et usque in sæculum.

    Adiutorium nostrum in nomine Domini.
    Qui fecit caelum et terram.

    Benedicat vos omnipotens Deus,
    Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus.

    Amen.

    Preghiera dell’abbandono
    Charles de Foucauld a Nazareth

    Padre mio,
    io mi abbandono a te,
    fa di me ciò che ti piace.
    Qualunque cosa tu faccia di me
    Ti ringrazio.
    Sono pronto a tutto, accetto tutto.
    La tua volontà si compia in me,
    in tutte le tue creature.
    Non desidero altro, mio Dio.
    Affido l’anima mia alle tue mani
    Te la dono mio Dio,
    con tutto l’amore del mio cuore
    perché ti amo,
    ed è un bisogno del mio amore
    di donarmi
    di pormi nelle tue mani senza riserve
    con infinita fiducia
    perché Tu sei mio Padre.